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La Corte sportiva d'appello territoriale ha respinto il ricorso del Ventimiglia Calcio in merito alla squalifica per cinque giornate inflitte a Maurizio Alberti, difensore granata della squadra di Eccellenza. L'episodio contestato al giocatore (una testata ad un avversario) era avvenuto nel corso della partita casalinga con il Busalla del primo novembre: secondo il Ventimiglia la squalifica era però sproporzionata al fatto di cui si era reso protagonista il difensore. Alberti salterà quindi ancora una partita: il derby con l'Imperia di domenica.

Secondo la Corte d'appello territoriale «risulta provato dal rapporto dell’arbitro che l’Alberti colpiva con una testata al volto un avversario a gioco in movimento ma con il pallone non a distanza di gioco, a nulla rilevando, ai fini della gravità dell’illecito disciplinare, la mancata indicazione nel referto dell’assenza di conseguenze fisiche temporaneamente invalidanti».

«E’ bene ribadire - conclude la Corte - che per condotta violenta non deve intendersi solo quella costituita da fatti producenti lesioni personali idonee a costringere l’avversario a non proseguire il gioco, ma anche quella costituita da atteggiamenti che, pur non provocando lesioni a tal punto invalidanti, siano in grado di porre in pericolo l’integrità fisica della vittima».