In oltre un secolo la Ventimigliese prima ed il Ventimiglia calcio poi, hanno scritto e raccontato una meravigliosa storia. Una storia che parla di calcio, ma anche di uomini e della loro grande passione. Una storia che narra di vittorie epiche e anche di momenti tristi, di grande orgoglio e di ricordi indelebili. E’ la storia di un club conosciuto ovunque in regione ed anche oltre, non solo per le sue vittorie e per i campioni che hanno indossato la maglia granata, ma soprattutto per quei comportamenti sempre legati a quel primo atto di fondazione: sempre fedele alle regole dello sport.
I fatti che hanno portato alla nascita della Ventimigliese sono sicuri e sono stati raccontati anni fa da uno dei suoi fondatori, il colonnello Anacleto Huges. Il 26 agosto del 1909, festa patronale di San Secondo, alcuni giovani di buona famiglia si sfidarono in una gara ciclistica e vi parteciparono i rampolli delle famiglie più in vista: Huges, Trucchi, Bono, Baranchi, Gaglio e pochi altri ancora (non molti possedevano una bicicletta, allora). La partenza era fissata a Ventimiglia Alta, ed il percorso prevedeva il passaggio a Porra, la traversata (abbastanza avventurosa) del fiume Roja, poi Varase, Bevera e arrivo a Calvo.
Vinse la corsa Roberto Gaglio e l’avvenimento venne festeggiato con una cena in un locale di Varase, dove altri amici si unirono ai partecipanti alla gara. Ed in quella sede, tra l’ottimo coniglio alla ligure e un buon bicchiere di rossese, uno degli argomenti di discussione fu il gioco del calcio, un nuovo sport, che era nato in Inghilterra e che stava dilagando in tutta Europa.
Per l’epoca era una novità quasi assoluta, ma proprio quella sera, durante la cena, venne fondata la nuova società: l’U.S. Ventimigliese, che nacque quindi da un’allegra compagnia. Venne stilato il primo statuto e fu subito nominato come presidente il signor Bono (soprannominato “U Cartun”). Si decise anche che il colore della divisa fosse il granata, come il vino che aveva allietato la serata.
Con quel lontano atto di fondazione era stato dato il primo colpo di manovella ad una storia che dura ininterrottamente da centonove anni!
Occorre tuttavia giungere fino al 1913 per avere la prima foto ufficiale della Ventimigliese, che dalla data della sua fondazione fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale disputò solo tornei locali. In Liguria le società più rappresentative, note anche al di fuori dei confini regionali, erano: Genoa, Andrea Doria, Sampierdarenese (che per qualche anno si chiamerà Dominante), Savona, Spezia e Liguria.
Purtroppo, l’anno seguente, con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, le gare ed i campionati subirono una brusca interruzione.
Al termine del conflitto venne improvvisato un campo dove ora sorgono i giardini pubblici e lì vennero giocati numerosi incontri tra giocatori di Ventimiglia e militari delle truppe inglesi, nostri alleati in quel conflitto. Il terreno era a dir poco approssimativo, la recinzione fatta con delle corde che venivano stese al momento della gara. Ovviamente le porte non avevano reti e non esistevano gli spogliatoi.
Però il calcio ebbe successo. A Ventimiglia c’era un grande entusiasmo attorno a questo nuovo sport, ed importanti risultati non tardarono ad arrivare.
franKone