La sconfitta di Ceriale chiude il girone di andata di questo campionato, ed il Ventimiglia “gira” a quota 21 punti.
Inutile negare che nell’ambiente c’è soddisfazione per quello che abbiamo fatto vedere sui vari campi, ma anche un po' di rammarico, perché abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato, ma facciamo un confronto con la scorsa stagione.
L’anno scorso avevamo girato a 17 punti (quattro in meno di oggi), occupavamo l’11’ posto in classifica, con un solo punto di margine sulla zona Playout.
Quest’anno, invece, siamo esattamente a metà classifica: 8’ posto, con 6 punti di ritardo dal 5’ posto (zona Playoff) e 6 punti di vantaggio anche dal 12’ posto (zona Playout).
Lo scorso anno avevamo realizzato 24 gol, mentre quest’anno i “centri” sono 29 (meglio di noi solo il Pontelungo, con 33 e l’Albissole, con 30).
Il nostro miglior marcatore era Marco Sparma, con 10 gol (in 15 partite), mentre quest’anno, sempre Sparma è già a quota 12, giocando due partite in meno (ed è anche in testa alla classifica dei cannonieri).
Lo scorso anno, con un discreto girone di ritorno, siamo riusciti a risalire fino all’8’ posto finale. Quest’anno speriamo di ripetere il buon girone di ritorno della passata stagione e migliorare ancora un pochino in classifica.
Serviranno più continuità ed un pizzico di buona sorte, che durante il girone di andata non sempre ci ha assistito (vedi domenica…).
Il nuovo anno inizia con una beffa per il Ventimiglia calcio.
A Ceriale, contro la seconda in classifica, i ragazzi granata hanno disputato un ottimo incontro, ma sono stati battuti da un calcio di rigore molto, molto, molto generoso, che il direttore di gara ha assegnato ai padroni di casa al minuto 96.
La cronaca:
Nei primi dieci minuti il Ventimiglia è molto combattivo, controlla il match e cerca di dare fastidio ai bianco-blu, ma non si registrano occasioni.
Al 16’ il Ceriale passa in vantaggio con Melegazzi, autore di un tiro dal limite dell’area che sorprende Haderbache.
Alla mezz’ora Addiego pesca bene Felici, che da due passi non trova la porta e al 35’ una conclusione di Bastita sfiora il palo.
Ad inizio ripresa Sparma sostituisce Latella (ammonito) e già al 2’ impegna Mondino ad un grande intervento.
L’attaccante granata si rifà all’8’ e riporta il risultato in parità.
Due minuti dopo Haderbache è bravo a respingere un tentativo di Melegazzi.
Al 19’ Ierace e Vierci si scontrano e il nostro difensore rimane a terra, dopo aver battuto violentemente il capo a terra. Si vivono almeno quattro minuti di apprensione, viene chiamata l’ambulanza, ma poi “Dado” si rialza e seppur intontito, lascia il terreno di gioco sulle sue gambe, ma viene precauzionalmente accompagnato all’ospedale per controlli.
Al 27’ il Ventimiglia chiede un calcio di rigore per un fallo di mano abbastanza evidente, ma l’arbitro non è dello stesso avviso.
Con l’uscita di Ierace, mister Massullo deve reinventare la difesa, che regge fino al minuto 39’, quando Beluffi, con un gran destro da fuori area non dà scampo ad Haderbache e riporta in vantaggio i suoi.
Il Ventimiglia cerca di riprendere la partita e si proietta in avanti; l’arbitro assegna nove minuti di recupero, e al 94’ Gambacorta, con una semirovesciata trova il gol del meritatissimo 2 a 2.
E qui l’arbitro combina la frittata: dalla battuta a centrocampo scaturisce un lungo lancio, Bastita e Vierci provano ad inseguire la sfera, che sembra essere destinata sul fondo, i due si scontrano in modo fortuito e l’arbitro assegna un calcio di rigore che pare veramente un gran regalo per i padroni di casa.
Pescio si incarica del tiro e segna il gol del 3 a 2 finale.
Peccato davvero.
CERIALE: Mondino, E. Prudente, Cenisio, Gagliano, E. Andreetto, Genduso, Molina, Vignola, Mariani, Secco, Melegazzi
Allenatore: Mambrin
VENTIMIGLIA: Haderbache, Berruti, Addiego, Peirano, Aretuso (Romeo), Ierace (Lorenzi), Latella (Sparma), Bastita, Gambacorta, Cassini, Felici (Bertone).
A disposizione: Pollifrone, Pianese, Allegro.
Allenatore: Massullo
Arbitro: Tommaso Miraglia, sezione di Imperia.
Prima della partita di campionato VENTIMIGLIA-ARGENTINA, di ieri, abbiamo assistito ad una premiazione davvero speciale.
Sono stati premiati quattro ragazzi della nostra Prima Squadra, per un traguardo davvero importante raggiunto quest’anno.
Stiamo parlando di quattro ragazzi nati tra il 2000 e il 2003, perciò giovanissimi e tutti quattro, nel corso di quest’anno, hanno raggiunto e superato le cento partite di campionato con il Ventimiglia calcio.
Ma la cosa che ci inorgoglisce di più come Società, è che tre di loro sono ragazzi cresciuti nel nostro settore giovanile.
Perché a Ventimiglia il settore giovanile ha un focus ben preciso: è sempre stato al centro di ogni discorso e di ogni tipo di programmazione e i risultati sono da anni sotto gli occhi di tutti, grazie all’importante lavoro svolto quotidianamente dai nostri tecnici, presso il campo Morel.
Il Presidente della società, Vincenzo Savarino e il Vicepresidente, Rocco Ricevuto, hanno premiato Filippo Addiego, Davide Ierace, Loris Peirano e Marco Sparma, con una targa ricordo.
Durante la premiazione, oltre alla sorpresa (perché non gli avevamo detto nulla), abbiamo colto nei loro occhi quell’emozione che un po' è anche la nostra, che li abbiamo seguiti nella loro crescita, dalla scuola calcio, fino al debutto in prima squadra, poi ancora, fino alla loro centesima presenza.
Ed oggi, pur molto giovani, sono degli autentici punti fermi della nostra Prima Squadra.
Complimenti, quindi a Filippo, Davide, Loris e Marco, per l’importante traguardo raggiunto e grazie per tutte le soddisfazioni che ci avete regalato in questi anni.
franKone
Gli Highlights della partita li trovi qui: https://youtu.be/orqphdm8arI
Il Ventimiglia si aggiudica il derby contro l'Argentina Arma con un “rotondo” 3 a 0. La vittoria è stata netta e anche meritata, ed il risultato non è praticamente mai stato in discussione, anche se dopo il vantaggio granata, l’Argentina ha spinto sull’acceleratore, ma non ha quasi mai impensierito Haderbache.
Ventimiglia ed Argentina Arma sono le uniche due squadre Imperiesi del campionato di Promozione e si sono sfidate dopo ben 10 anni dall’ultimo derby giocato in campionato.
La cronaca.
La gara si sblocca già dopo due minuti: Gambacorta batte un calcio di punizione dal limite, la palla si impenna dopo aver colpito la barriera e Berruti è bravo a concludere al volo, trovando la porta, per il vantaggio granata.
La gara sembra essersi messa in discesa, ma dopo il gol, assistiamo ad un primo tempo nervoso e molto combattuto, ma povero di occasioni.
L’Argentina si vede verso la fine della prima frazione, grazie a un tiro di Dashi che non trova lo specchio della porta e al 41’ un colpo di testa di Calderone termina fuori di poco.
Ad inizio ripresa Cassini rimpiazza Rea e la gara torna decisamente in mano granata. Al 12’ il Ventimiglia raddoppia: Gambacorta riceve da Addiego e appoggia per Sparma, che con una bella conclusione al volo fulmina Ventrice.
Due minuti dopo, su un cross dal fondo di Cassini, lo stesso Gambacorta mette in rete il pallone del tre a zero, mettendo in ghiaccio il risultato.
L’argentina ci prova ancora con Calderone al 19’, poi paga l’eccessivo nervosismo di alcuni elementi chiave e al 26’ resta in dieci per il secondo giallo a Stamilla e contemporaneamente anche mister Biffi viene allontanato dal terreno di gioco.
La gara termina praticamente qui, il Ventimiglia controlla e sfiora ripetutamente la quarta rete, con Gambacorta, Aretuso e Sparma, ma porta a casa un derby che gli permette di risalire qualche posizione, mentre per l’Argentina l’anno si chiude decisamente male.
VENTIMIGLIA: Haderbache, Berruti (Cariello), Addiego, Peirano, Zampella (Lorenzi), Ierace, Aretuso, Bastita (Latella), Gambacorta (Felici), Sparma, Rea (Cassini). Allenatore: Gianfranco Massullo.
ARGENTINA ARMA: Ventrice, Caffi, Bestagno, Miceli, Stamilla, Rotolo, Calderone, Amoretti, Dito, Dashi. Allenatore: Roberto Biffi.
Arbitro: Mattia Schenone, della sezione di Genova.
Marco Sparma, attaccante del Ventimiglia, oggi ha giocato la sua centesima partita di campionato con la maglia granata.
Un momento importante, reso ancora più speciale dal gol, che ha sbloccato la partita e che porta il suo bottino a 42 reti complessive.
Marco ha esordito in prima squadra a sedici anni, nel campionato 2019-20 (quello poi interrotto per la prima ondata di Covid). Ha giocato nove spezzoni di partita e messo a segno il suo primo gol in prima squadra il 17 novembre 2019, nella partita Serra Riccò-Ventimiglia 1-5.
Anche il campionato successivo è stato sospeso, dopo sole due giornate.
Poi, dalla stagione 21-22, ha iniziato a giocare con continuità e soprattutto a fare gol. Ne ha messi a segno 42 in 100 partite, numeri che testimoniano il suo talento e la sua capacità di fare la differenza in campo.
Oggi Marco è un punto di riferimento importante per l’attacco granata e si è conquistato un ruolo di pedina fondamentale nella squadra.
Gioca con orgoglio nella squadra della sua città, dove ha iniziato a tirare i primi calci al pallone e da quest’anno si occupa anche della scuola calcio, dedicandosi con grande passione ad insegnare questo meraviglioso sport ai più piccini.
Personalmente, la prima volta che l’ho visto correre dietro ad un pallone sul nostro campo, avrà avuto sì e no tre anni. Suo fratello giocava nella nostra scuola calcio, suo zio (Mimmo Cammareri) era uno dei migliori allenatori del nostro settore giovanile e il piccolo Marco li seguiva con grande entusiasmo.
Lo zio gli ha insegnato tutto: gli ha trasmesso la passione per il pallone e l’amore per i nostri colori.
Marco è un ragazzo eccezionale, noi che lo abbiamo visto crescere nel nostro settore giovanile e lo conosciamo bene, in tutti questi anni non ricordiamo una parola fuori posto, o un atteggiamento sbagliato. Oltre alle doti tecniche si è sempre fatto ammirare per il forte senso di appartenenza ai colori granata e per la concretezza e l’umiltà che dimostra sul terreno di gioco.
Appassionato come pochi sia negli allenamenti che in partita, è uno dei giocatori simbolo di questo Ventimiglia. Uno di quei giocatori che tutti vorrebbero avere nella propria squadra.
Complimenti sinceri, Marco. Miei e di tutta la Società. franKone
Cindy Morano, da questa stagione, entra a far parte della nostra grande famiglia.
Si occuperà dei social e del marketing legati al Ventimiglia calcio.
Il lavoro che farà Cindy sarà un lavoro tutt’altro che agevole, che presuppone una conoscenza approfondita degli aspetti legati al mondo del marketing e delle logiche dei social.
Farlo poi in settore sportivo aggiunge un elemento di complessità
perché lo sport è un mondo del tutto particolare.
Ma, secondo me, sport e social sono un connubio perfetto: essere presenti su questi mezzi di comunicazione è assolutamente fondamentale oggi, perché con i canali social, tutto viaggia alla velocità della luce.
Per questo Cindy è la persona giusta per noi, perché ha una sensibilità particolare e competenze molto ampie.
La passione, cioè la condizione principale per muoversi nel mondo dello sport, quella che ci fa lavorare anche durante il weekend.
Lo spirito di sacrificio: Perché per fare bene questo lavoro non basta eseguire il compitino, bisogna andare oltre, sposare la causa.
La conoscenza dello sport: non intendo solo una buona cultura sportiva in generale, ma traspare che Cindy lo ha masticato.
E poi ancora: le doti relazionali, la curiosità, la creatività, la grammatica italiana (lo so, sembra banale, ma non lo è affatto), oltre agli Skill grafici di base (perché chi fa questo lavoro deve essere in grado di gestire i contenuti in totale autonomia, dall’idea fino alla pubblicazione, con relativa grafica).
Per quanto riguarda il marketing, entriamo in un mondo che comprende tanti aspetti: ascolto, comunicazione, relazione…
E qui siamo sicuri che Cindy darà il meglio di sé.
Buon lavoro, Cindy e benvenuta nella grande famiglia granata.
Il Ventimiglia calcio è lieto di annunciare che Alfredo Cariello farà parte dello staff tecnico della società, con l’incarico di Responsabile tecnico e Supervisore di tutte le squadre del settore giovanile.
Forse è superfluo spiegare chi è Alfredo Cariello, ma è bene ricordare la sua importante carriera.
Alfredo è nato a Napoli il 10 settembre 1979, ed è cresciuto nel settore giovanile della Salernitana, squadra con la quale ha esordito in serie B nel 1997, contribuendo alla vittoria di quel campionato.
Ha poi vestito le maglie della Nocerina (C1), del Campobasso (D), del Savoia (C1), del Taranto (C1) e del Gilianova (C1).
Quindi Frosinone (C1) e finalmente nel 2005 passa all’Ascoli, squadra con la quale il 10 settembre debutta in serie A, segnando un gol contro la Juventus.
Quindi ancora Crotone (B), Frosinone (B) e Neapolis Frattese (C2), poi il Pomigliano (D) e il Formia, prima del suo approdo in Liguria, nel 2014, all’Argentina Arma.
L’anno seguente approda al Ventimiglia (Eccellenza), poi Carlin’s Boys, Caivanese, Isola di Procida, ed Ospedaletti
Un vero giramondo, quindi. Ma anche un giocatore che ha maturato tantissima esperienza ad altissimi livelli (oltre 500 partite, di cui quasi 300 tra i professionisti).
Esperienza che oggi mette a disposizione di tutti i ragazzini del settore giovanile granata. Un’autentica “chicca”, quindi, che non trova paragoni in nessuna squadra del nostro comprensorio.
Alfredo è anche un maestro di tecnica ed è in possesso del patentino di allenatore Uefa B.
È stato pubblicato l’elenco delle Società riconosciute come “Club Giovanili di 3° Livello” per la stagione sportiva 2024/2025. Elenco derivante dalle risultanze del percorso delle Fasi di Controllo compiute dalla FIGC per la verifica dei requisiti necessari al riconoscimento.
Il Ventimiglia calcio ha ottenuto questo riconoscimento (unica società nel nostro comprensorio, assieme alla Sanremese).
I club che hanno ricevuto questo riconoscimento hanno dimostrato un impegno eccezionale nel promuovere lo sviluppo del calcio giovanile in ottica federale, mantenendo standard elevati, seguendo i protocolli SGS e fornendo un ambiente positivo e formativo per i giovani atleti. Il loro lavoro, dedizione e professionalità sono un esempio per tutte le società sportive.
Il riconoscimento di Scuola Calcio di Terzo Livello comporta il soddisfacimento di diversi requisiti, tra cui le strutture: gli impianti devono essere adeguati, sicuri e ben mantenuti, in modo da garantire un ambiente ottimale per l'allenamento e la crescita dei giovani atleti
Per il Ventimiglia calcio il riconoscimento di “Club Giovanile di 3° Livello” rappresenta un attestato di eccellenza, ma anche una motivazione a continuare a migliorarsi, mantenendo alti gli standard di qualità.