Gli highlights della partita li trovi qui: https://youtu.be/PyB2Hy7QugU
Davvero una grande partita ed una bellissima vittoria, quella conquistata domenica dal Ventimiglia calcio contro la Sampierdarenese.
Una vittoria sofferta, ma ampiamente meritata, che ci colloca in una posizione decisamente più tranquilla in classifica.
La Sampierdarenese era giunta al Morel forte del secondo posto in classifica e alla ricerca dei tre punti per continuare l’inseguimento della Carcarese, ha giocato un’ottima gara, ma si è dovuta arrendere davanti ad una squadra finalmente motivata e vogliosa di riscatto.
Mattatore dell'incontro è stato Marco Sparma, autore di una tripletta che lo mantiene al secondo posto in classifica cannonieri, con nove gol.
La cronaca.
La gara si sblocca al 12’ minuto quando Rea crossa per Gambacorta, che di testa non trova il pallone, ma inganna il proprio marcatore che devia nella propria rete il pallone del vantaggio granata.
Il Ventimiglia continua a premere e al 24’ ha l’occasione per raddoppiare: una conclusione di Bastita viene respinta col braccio da un difensore; per il sig. Bergonzi è calcio di rigore. Si incarica del tiro Sparma, che però centra la traversa. Sul proseguimento dell’azione la palla termina in angolo e dal corner scaturisce il gol del raddoppio granata, grazie allo stesso Sparma, bravo quindi a farsi perdonare l’errore di un minuto prima.
La pressione ospite continua e Haderbache deve intervenire al 29’ su una conclusione di Testore e due minuti più tardi è bravo ad anticipare Durante.
Anche la Samp reclama un penalty per un intervento del portiere Haderbache, che per respingere un tiro di Testore travolge Bruni, ma secondo il sig. Bergonzi non ci sono gli estremi per il rigore.
Al 39’ la Samp accorcia le distanze grazie ad una bella giocata di Ferrante, che da una posizione molto decentrata riesce ad indovinare l’angolino della porta granata.
Ad inizio ripresa la gara non cala di intensità e continua ad essere decisamente bella, gli ospiti premono sull’acceleratore alla ricerca del pari, ma la retroguardia del Ventimiglia è molto attenta.
Al 18’ il Ventimiglia si porta sul 3 a 1, grazie a Sparma, bravo ad anticipare tutti e a mettere in rete un bel cross dalla sinistra del solito Rea.
Cinque minuti dopo la Samp centra la traversa con una conclusione dalla distanza e al 31’ riduce di nuovo le distanze con Ferrante, che dopo un bel controllo, con un tocco batte Haderbache per la seconda volta.
Al 36’ gli ospiti avrebbero la palla del pareggio, ma Bruni da ottima posizione conclude a lato e nel recupero, con la Samp protesa in avanti alla ricerca del pareggio, il Ventimiglia segna il gol del 4-2: Addiego è bravo a rubar palla e a percorrere tutta la fascia sinistra del campo, poi mette al centro un pallone, che Sparma riesce a trasformare in gol, prima di arrendersi ai crampi.
VENTIMIGLIA: Haderbache, Berruti, Addiego, Peirano, Zampella (Verardi), Ierace, Cassini, Bastita (Aretuso), Gambacorta, Sparma (Bertone), Rea (Latella). Allenatore: Massullo.
SAMPIERDARENESE: Bulgarelli, Galluccio, Lamonica, Bruni, De Simone, Costa, Testore, Cadenasso, Ferrante, Fiorucci, Durante. Allenatore: Pittaluga. Sono subentrati: Banchieri, Biagini, Sarpa, Lombardo, Porcu
Arbitro: Christian Bergonzi (Sezione di Savona).
Si è spento ieri, all’età di 73 anni, Sergio Lapini, giocatore insostituibile nella Ventimigliese degli anni 70/80.
Lapini è stato il classico mediano di quell’epoca, un centrocampista “centopolmoni”, che rivestiva perfettamente il ruolo di gladiatore, di combattente e di guerriero.
La sua carriera calcistica con la Ventimigliese iniziò nel 1973 e durò poco più di un decennio. Sergio era un giocatore generoso, sapeva rimboccarsi le maniche, correre e lavorare per la squadra.
E’ stato, si, un centrocampista di quelli che “fanno legna” per la squadra, ma anche uno con i piedi non così male, ed ha realizzato anche qualche gol (pochi).
La canzone “una vita da mediano”, scritta nel 1999 da Luciano Ligabue, sembrava dedicata proprio a lui: al giocatore che lavora duramente e che si impegna, cosciente di giocare nell’ombra, che celebra chi non è nato con i piedi da numero 10 e che passa la sua vita “a recuperar palloni”.
Lapini in oltre un decennio ne ha recuperati tanti, per offrirli a Brigenti, a Colucci, a Conti e a tutti quei giocatori che sapevano trasformarli in gol.
Per sua volontà, Sergio non avrà una cerimonia pubblica. Il suo corpo sarà portato direttamente al crematorio, in linea con il suo desiderio di riserbo e semplicità.
In questo triste momento ci stringiamo attorno alla famiglia, a cui vanno le più sentite condoglianze, a nome di tutta la grande famiglia del Ventimiglia calcio.
Vittoria importante, che fa morale, che ci rilancia in classifica e che scaccia i fantasmi della figuraccia di domenica scorsa. Ed è anche la prima vittoria casalinga della stagione, quella conquistata contro il Legino ieri pomeriggio.
Gli highlight della partita li trovi qui: https://youtu.be/JiVzh-qEE_8
La cronaca:
La gara non inizia benissimo per noi; il Legino si dimostra la solita squadra ostica e si schiera molto bene, non ci lascia spazi e in difesa non rischia mai nulla per tutto il primo tempo. Però si rende molto pericoloso dalle parti di Haderbache in almeno cinque occasioni.
All’8’ Rapetti in girata impegna Haderbache a terra.
All’11’ il nostro portiere deve anticipare Piacentini lanciato a rete.
Al 18' una deviazione di Rapetti da distanza ravvicinata viene respinta da Haderbache
Un minuto più tardi ci prova Garzoglio di testa, ma la sua conclusione è centrale.
Al 32' una conclusione di Alessio Tobia viene respinta da Haderbache e Piacentini sulla respinta non trova la porta.
Al minuto 34 su azione d’angolo ci prova Cappannelli, ma il suo tiro sfiora il palo.
Nell’intervallo, probabilmente, mister Massullo dà una strigliata importante ai giocatori, tant’è che nella ripresa si assiste ad un altro match.
Già al primo minuto scaturisce il gol che spezza gli equilibri: palla da Zampella a Bastita, a Cassini, che lancia Sparma, bravo ad anticipare tutti e a mettere la palla in rete con un tocco che non dà scampo al portiere ospite.
E’ l’episodio che tutti stavamo aspettando, in grado di sbloccare la squadra e di capovolgere l’inerzia di una partita complicata.
Infatti, per mezz’ora si vede solo il Ventimiglia: Al 17’ dopo oltre un anno, si rivede in campo Matteo Aretuso, recuperato dall’infortunio al ginocchio e un minuto dopo essere entrato in campo il centrocampista (ottimamente servito da Rea) segna addirittura il gol del due a zero.
Dopo il gol, il ragazzo viene letteralmente sommerso dall’abbraccio dei compagni e da tutti i componenti della panchina. E’ grandissima la soddisfazione di tutto l’ambiente granata per il recupero di un giocatore fondamentale, che tutti speriamo possa tornare ai suoi livelli.
Il Legino sbanda vistosamente e il Ventimiglia ha almeno tre palle buone per chiudere il match: Al 20’ Sparma calcia fuori da buona posizione, al 31’ Gambacorta dal limite colpisce il palo e al 38’ Zampella, da un metro, non trova la sfera, per una deviazione che avrebbe potuto essere vincente.
Invece, al 88’ il Legino accorcia le distanze sfruttando al meglio un calcio di punizione dal limite: il tiro viene respinto da Haderbache e Piacentini è il più veloce di tutti a segnare il gol del 2-1.
Il finale di gara si fa “ruvido”, il Ventimiglia arranca, ma stringe i denti e l’assalto finale degli uomini di mister Tobia produce solo qualche mischia e nulla più.
VENTIMIGLIA: Haderbache, Berruti, Addiego, Peirano, Zampella, Ierace, Cassini, Bastita (Aretuso), Gambacorta (Felici), Sparma, Rea (Lorenzi). Allenatore: Massullo.
LEGINO: Pastorino, Revello, Semperboni, Cappannelli, Garzoglio, Mollo, Casu, A. Tobia, Rapetti, Castiglione, Piacentini. Allenatore: Fabio Tobia
Arbitro: Stefano Falamischia, sezione di Savona.
Dopo una lunga malattia ci ha lasciato Bruno Pistone, ex giocatore ed allenatore di tante squadre del nostro comprensorio.
Aveva 77 anni.
Ha giocato anche nella Ventimigliese nei campionati 1967-68 e 1968-69, i primi due campionati dell’era Coppo.
Era una squadra decisamente forte, che infatti vinse tutti e due i campionati consecutivamente. Oltre a Pistone poteva contare anche su Conti, Colucci, Imberti, Bruno Principato, Cento…
Anima, cervello e forza di quella squadra, per lui il calcio era lotta e vigore atletico, tecnica e amore, passione feroce. Non si tirava mai indietro, per questo ci piaceva tanto…
Dopo la Ventimigliese, Bruno Pistone ha militato anche (tra le altre) nella Sanremese, nell’Albenga e nella Carlin’s Boys.
Conclusa la carriera da calciatore, ha iniziato ad allenare, plasmando centinaia di giovani calciatori e trasmettendo loro la sua grande passione per questo bellissimo gioco.
Con Bruno scompare un altro pezzo di storia del calcio ponentino.
Ci mancherà davvero.
Cindy Morano, da questa stagione, entra a far parte della nostra grande famiglia.
Si occuperà dei social e del marketing legati al Ventimiglia calcio.
Il lavoro che farà Cindy sarà un lavoro tutt’altro che agevole, che presuppone una conoscenza approfondita degli aspetti legati al mondo del marketing e delle logiche dei social.
Farlo poi in settore sportivo aggiunge un elemento di complessità
perché lo sport è un mondo del tutto particolare.
Ma, secondo me, sport e social sono un connubio perfetto: essere presenti su questi mezzi di comunicazione è assolutamente fondamentale oggi, perché con i canali social, tutto viaggia alla velocità della luce.
Per questo Cindy è la persona giusta per noi, perché ha una sensibilità particolare e competenze molto ampie.
La passione, cioè la condizione principale per muoversi nel mondo dello sport, quella che ci fa lavorare anche durante il weekend.
Lo spirito di sacrificio: Perché per fare bene questo lavoro non basta eseguire il compitino, bisogna andare oltre, sposare la causa.
La conoscenza dello sport: non intendo solo una buona cultura sportiva in generale, ma traspare che Cindy lo ha masticato.
E poi ancora: le doti relazionali, la curiosità, la creatività, la grammatica italiana (lo so, sembra banale, ma non lo è affatto), oltre agli Skill grafici di base (perché chi fa questo lavoro deve essere in grado di gestire i contenuti in totale autonomia, dall’idea fino alla pubblicazione, con relativa grafica).
Per quanto riguarda il marketing, entriamo in un mondo che comprende tanti aspetti: ascolto, comunicazione, relazione…
E qui siamo sicuri che Cindy darà il meglio di sé.
Buon lavoro, Cindy e benvenuta nella grande famiglia granata.
Il Ventimiglia calcio è lieto di annunciare che Alfredo Cariello farà parte dello staff tecnico della società, con l’incarico di Responsabile tecnico e Supervisore di tutte le squadre del settore giovanile.
Forse è superfluo spiegare chi è Alfredo Cariello, ma è bene ricordare la sua importante carriera.
Alfredo è nato a Napoli il 10 settembre 1979, ed è cresciuto nel settore giovanile della Salernitana, squadra con la quale ha esordito in serie B nel 1997, contribuendo alla vittoria di quel campionato.
Ha poi vestito le maglie della Nocerina (C1), del Campobasso (D), del Savoia (C1), del Taranto (C1) e del Gilianova (C1).
Quindi Frosinone (C1) e finalmente nel 2005 passa all’Ascoli, squadra con la quale il 10 settembre debutta in serie A, segnando un gol contro la Juventus.
Quindi ancora Crotone (B), Frosinone (B) e Neapolis Frattese (C2), poi il Pomigliano (D) e il Formia, prima del suo approdo in Liguria, nel 2014, all’Argentina Arma.
L’anno seguente approda al Ventimiglia (Eccellenza), poi Carlin’s Boys, Caivanese, Isola di Procida, ed Ospedaletti
Un vero giramondo, quindi. Ma anche un giocatore che ha maturato tantissima esperienza ad altissimi livelli (oltre 500 partite, di cui quasi 300 tra i professionisti).
Esperienza che oggi mette a disposizione di tutti i ragazzini del settore giovanile granata. Un’autentica “chicca”, quindi, che non trova paragoni in nessuna squadra del nostro comprensorio.
Alfredo è anche un maestro di tecnica ed è in possesso del patentino di allenatore Uefa B.
È stato pubblicato l’elenco delle Società riconosciute come “Club Giovanili di 3° Livello” per la stagione sportiva 2024/2025. Elenco derivante dalle risultanze del percorso delle Fasi di Controllo compiute dalla FIGC per la verifica dei requisiti necessari al riconoscimento.
Il Ventimiglia calcio ha ottenuto questo riconoscimento (unica società nel nostro comprensorio, assieme alla Sanremese).
I club che hanno ricevuto questo riconoscimento hanno dimostrato un impegno eccezionale nel promuovere lo sviluppo del calcio giovanile in ottica federale, mantenendo standard elevati, seguendo i protocolli SGS e fornendo un ambiente positivo e formativo per i giovani atleti. Il loro lavoro, dedizione e professionalità sono un esempio per tutte le società sportive.
Il riconoscimento di Scuola Calcio di Terzo Livello comporta il soddisfacimento di diversi requisiti, tra cui le strutture: gli impianti devono essere adeguati, sicuri e ben mantenuti, in modo da garantire un ambiente ottimale per l'allenamento e la crescita dei giovani atleti
Per il Ventimiglia calcio il riconoscimento di “Club Giovanile di 3° Livello” rappresenta un attestato di eccellenza, ma anche una motivazione a continuare a migliorarsi, mantenendo alti gli standard di qualità.