images/stories/1-pagina/50A.jpg
images/stories/1-pagina/61AB.jpg
images/stories/1-pagina/63.jpg
images/stories/1-pagina/65B.jpg
images/stories/1-pagina/70B.jpg
images/stories/1-pagina/F24.jpg
images/stories/1-pagina/Pulcani33.jpg
images/stories/1-pagina/Pulcani39.jpg
images/stories/1-pagina/Pulcani48.jpg
images/stories/1-pagina/campo26.jpg

Rocco SantaitiNella giornata di ieri è mancato Rocco Santaiti, Presidente Onorario del Ventimiglia Calcio. Santaiti è stato uno dei Presidenti più importanti della storia granata, ed anche uno dei più amati, per il suo garbo, la sua educazione e la sua signorilità.

I funerali si svolgeranno martedì 2 agosto a Sant'Agostino, a partire dalle 15,30.

Santaiti assunse la carica di Presidente del Ventimiglia calcio nel 1996, ereditando una situazione non facile, perché dopo i fasti dell’Interregionale e la fine dell’era Coppo la situazione societaria era a dir poco deteriorata, con un passivo di bilancio di proporzioni vistose, una rosa demotivata ed un ambiente sfiduciato.

Ma Santaiti, persona paziente, equilibrata, ma fortemente decisa, seppe operare le scelte giuste. Operò i tagli necessari, si assunse la responsabilità di fare rinunce coraggiose, ma salvaguardò il bilancio, ed in poche stagioni riuscì nell’impresa di mettere a posto ogni cosa: conti in ordine, squadra rafforzata e finalmente competitiva, settore giovanile rinato, ritorno nel campionato di Eccellenza e soprattutto tanto entusiasmo in città, con molto pubblico ad assistere alle gare casalinghe della squadra granata.

I dieci anni di presidenza di Rocco Santaiti hanno lasciato un’impronta importante nella storia del Ventimiglia calcio, sono stati dieci anni vissuti intensamente, dieci anni ricchi di soddisfazioni per tutto l’ambiente granata.

Santaiti è stato il dodicesimo Presidente nella ultracentenaria storia della società granata, ed ancora oggi è uno dei più amati dalla tifoseria, per il suo modo di comportarsi con tutti, leale e corretto con i giocatori, coi dirigenti ed anche con i tifosi. Ha raccolto risultati importanti.

Chiunque abbia avuto a che fare con lui ne ha potuto apprezzare la grande correttezza e la signorilità.

Nel febbraio 2016, la Commissione benemerenze del CONI decise di conferire un importante riconoscimento a Santaiti, premiandolo per l'attività svolta in tanti anni con un’Onorificenza sportiva, riconoscimento conferito dal CONI allo scopo di premiare atleti, dirigenti, tecnici, che per l’attività svolta abbiano dato lustro allo sport italiano.

 

 

Era rimasto lì, in un angolo della mia mente, travolto anche lui dalla fretta e dai problemi di tutti i giorni, ma il tempo non ha scalfito la sua immagine: impossibile dimenticare il suo garbo, il suo stile, la sua educazione.

Di Rocco Santaiti ho davvero tanti ricordi, ho avuto la fortuna di entrare a far parte della famiglia granata quando lui era alla Presidenza e ricordo perfettamente i tanti momenti trascorsi in sua compagnia. Mi ha insegnato tanto, mentre ci si perdeva a parlare di calcio, ma non solo, prima che gli anni e la salute lo costringessero a defilarsi da quel mondo che tanto aveva amato.

Oggi lo si potrebbe definire “una persona d’altri tempi”, una di quelle persone che oramai non ci sono più.

Ricordo di averlo incontrato qualche tempo fa, per strada. La malattia lo stava divorando, ma mi ha reso felice il fatto che lui mi abbia riconosciuto e mentre mi parlava ho percepito la sua emozione, che gli rendeva ancora più vivo lo sguardo da persona per bene; ricordo il sorriso che lo illuminava, con la sobrietà, la gioia e la commozione di vivere ancora una volta gli anni trascorsi alla Presidenza del nostro grande Club, ravvivate dal suo grande desiderio tornare ancora una volta al Morel prima della fine dei suoi giorni.

F.R.