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Si è spento ieri, all’età di 73 anni, Sergio Lapini, giocatore insostituibile nella Ventimigliese degli anni 70/80.

Lapini è stato il classico mediano di quell’epoca, un centrocampista “centopolmoni”, che rivestiva perfettamente il ruolo di gladiatore, di combattente e di guerriero.

La sua carriera calcistica con la Ventimigliese iniziò nel 1973 e durò poco più di un decennio. Sergio era un giocatore generoso, sapeva rimboccarsi le maniche, correre e lavorare per la squadra.

E’ stato, si, un centrocampista di quelli che “fanno legna” per la squadra, ma anche uno con i piedi non così male, ed ha realizzato anche qualche gol (pochi).

La canzone “una vita da mediano”, scritta nel 1999 da Luciano Ligabue, sembrava dedicata proprio a lui: al giocatore che lavora duramente e che si impegna, cosciente di giocare nell’ombra, che celebra chi non è nato con i piedi da numero 10 e che passa la sua vita “a recuperar palloni”.

Lapini in oltre un decennio ne ha recuperati tanti, per offrirli a Brigenti, a Colucci, a Conti e a tutti quei giocatori che sapevano trasformarli in gol.

Per sua volontà, Sergio non avrà una cerimonia pubblica. Il suo corpo sarà portato direttamente al crematorio, in linea con il suo desiderio di riserbo e semplicità.

In questo triste momento ci stringiamo attorno alla famiglia, a cui vanno le più sentite condoglianze, a nome di tutta la grande famiglia del Ventimiglia calcio.