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Ieri è venuto a mancare Giuseppe Cozzi, 93 anni, ex giocatore e soprattutto grande ex allenatore della Ventimigliese, del Ventimiglia calcio e dell’Intemelia.

Della sua passione e delle sue capacità ne hanno tratto vantaggio almeno due generazioni di giovani calciatori tra gli anni 80 e 90. È stato un autentico maestro, che ha sempre voluto lavorare nel settore giovanile, perché sosteneva che quello fosse il suo mondo.

E pochi conoscevano quel mondo così bene come lui. Forse (paragonato agli allenatori di oggi) non sarà stato all’avanguardia per quanto riguarda la tattica e gli schemi, ma sapeva parlare a quei ragazzini, sapeva entrare nel loro animo.

E sapeva individuare i talenti. Giuseppe Cozzi fu il primo e vero scopritore di Vincenzo Iacopino, gioiello di casa nostra, finito poi alla Sampdoria e di “Cico” Ligammari.

E’ stato un uomo di altri tempi e di un altro calcio, un tecnico competente come pochi, umanamente inarrivabile, che ha fatto molto più che l’allenatore. Per questo lo ricordiamo con affetto, perché è stato un cultore di un calcio che oggi viene considerato antico, ma che a livello di qualità (e di risultati) si può considerare davvero irripetibile.