Difficile a volte commentare con obiettività una sconfitta come quella subita dai nostri ragazzi sabato ad Arma, nella gara che li vedeva opposti ai pari età dell'Argentina. Difficile accettare il risultato del campo quando questo è pesantemente condizionato da una serie di errori arbitrali che , in certi casi, sono anche difficili da descrivere. L'esempio più eclatante arriva verso la fine dell'incontro quando, dopo che all'Argentina erano stati già assegnati due rigori sui quali i granata avevano avuto più di un dubbio, viene accordato un calcio di rigore anche ai ragazzi di mister Facinoli.
Maccapani si appresta a tirare, un calciatore dell'Argentina si avvicina al dischetto, prende il pallone dicendo all'arbitro che non era rigore ma rimessa dal fondo, decisione che l'arbitro avvalla facendo riprendere il gioco. Quello che è successo non ha spiegazione logica ed ogni commento in merito è superfluo; certamente queste decisioni, pur con tutte le attenuanti che possiamo provare a riconoscere al giovane arbitro, potrebbero specialmente nei giovani calciatori, generare dubbi sull'esistenza del principio di “giustizia sportiva” e di rispetto delle regole che probabilmente fino dagli inizi della loro attività qualcuno avrà provato a inculcare nelle loro menti. Ai ragazzi invece noi diciamo con forza che il rispetto delle regole deve esistere ed è fondamentale, e che non possono essere alcune situazioni sfavorevoli a farvi perdere la fiducia in quello che vi è stato insegnato perchè, pur se difficili da accettare, le ingiustizie fortificano il carattere e fanno crescere. E da Sabato tutto ricomincia…..